martedì 29 aprile 2008

giovedì 10 aprile 2008

Pacatamente fiduciosi

Mancano pochi giorni alle elezioni; tutti ne parlano, tutti pubblicizzano, molte sono le persone indecise o sfiduciate.
Io non me la sento di fare proselitismo, soprattutto perchè nutro io stessa parecchi dubbi. Ho chiaro il dramma che si prospetterebbe se vincesse Berlusconi e so bene perchè non potrei mai votare per il centro-destra. Detto questo, le mie perplessità (di cui parlavo anche in un altro post) rimangono: Il Pd trascina, ha fascino, è portatore di novità e ha, comunque, costretto tutti, anche la destra, a riorganizzarsi, a darsi una mossa. Poi, però, non riesco ad avere una fiducia totale neanche per il Pd. I politici italiani sono sempre quelli e tante sono le cose che hanno deluso e le promesse che rimangono tali; lo sento chiaccherando con amici o con persone più grandi di me. Molte proposte portate avanti in campagna elettorale dal Pd sono positive e trovano il mio appoggio, ma sospendo il giudizio per vedere cosa e quanto verrà effettivamente fatto: per dare spazio ai giovani (dopo averli candidati), per il taglio dei costi della politica e il ridimensionamento degli stipendi dei parlamentari, che sono una vergogna nei confronti dei cittadini comuni; la lotta al precariato, come si realizzerà? E questi aiuti alle famiglie, ai salari, possiamo considerarli verosimili in periodo di recessione allarmante? E i famosi temi etici e dei diritti civili, abilmente trascurati dalla campagna elettorale dei diversi schieramenti, si dovranno affrontare prima o poi. Tra sei mesi le diverse culture e sensibilità del Pd riusciranno a trovare una sintesi, che risponda alla norma costituzionale di laicità dello Stato? E le politiche per l'immigrazione? Anche di questo tema avrei voluto sentire parlare di più. Un amico ieri mi ha detto (seguendo un ragionamento ascoltato in televisione) : "Perchè il governo di sinistra quando era in carica invece di aumentare le tasse non ha, per esempio, diminuito anche solo dell'1% le spese militari? Non siamo mica una potenza guerrafondaia, si tratterebbe di un'enorme cifra riutilizzabile per le urgenze delle famiglie". Ecco, perchè? Me lo chiedo anch'io; una risposta ci sarà, ma non la so.
Per diverse questioni provo incertezza e non ho già una risposta; cerco di avere fiducia (una fiducia critica) e attendo. Rafforzano un pò questa fiducia le numerose dichiarazioni a sostegno del Pd da parte di stimati intellettuali, di brillanti politici europei, uno tra tutti Zapatero, di economisti, dei socialisti europei...
La probabile vittoria di Berlusconi mi preoccupa; la possibilità di un pareggio anche di più.
Ciò che, però, mi sento di fare è un appello perchè si vada a votare, perchè l'astensionismo mi amareggia e mi spaventa. Voto utile, voto non utile, non lo so...il rischio, però, è molto grande: sia il rischio di vittoria della destra (se si ama l'Italia non si può lasciare che questo accada, senza almeno aver fatto qualcosa, che consiste, poi, nell'esercitare un proprio diritto-dovere), sia il rischio di disinteressarsi, di lasciar fare, pensando così (quando non si tratta di puro qualunquismo e ignoranza) di dare un segnale forte, di fare una scelta, ma permettendo, in realtà, che le scelte le facciano gli altri per noi e che si rafforzino ancor più gli interessi di parte e il potere delle varie caste.
Ieri sera ero in Piazza Maggiore, come tanti, perchè volevo ascoltare, capire meglio, vedere che aria si respirava...Ho trovato molto entusiasmo tra la gente, entusiasmo e fiducia reali. Ho apprezzato molto il deciso intervento di Veltroni contro la mafia, a mio parere primo e cruciale "problema" del nostro Paese e l'attenzione, ritengo sincera, al nostro sud. Mi è piaciuto anche l'aver sentito parlare, all'interno di un discorso elettorale, di cultura, di senso dello Stato, di attenzione alla disabilità, di critica all'individualismo imperante e alla società basata solo sul denaro; voglio sperare non siano solamente parole. Mi è piaciuto meno il lungo, scontato, discorso contro "il principale esponente della coalizione avversa"; sapevo benissimo che non avrei votato Berlusconi e perchè non l'avrei fatto, ma volevo capire meglio perchè votare Pd (Certo, il riferimento alle dichiarazioni del giorno e una forte presa di posizione contro gli attacchi al Presidente Napolitano, contro la volontà di revisionare la storia e contro la difesa di Mangano come eroe, erano doverosi e opportuni). Alla fine dell'intervento Veltroni si è ripreso, affrontando i temi del suo programma, da persona per bene e politico capace, come credo sia.
Vabbè, volevo scrivere solo due righe, invece poi mi lascio prendere e ora mi sono pure incartata, perchè sarebbero molte le opinioni che vorrei esprimere e i temi sui quali vorrei confrontarmi.
Non ho ancora deciso...è probabile che voterò Italia dei valori; sono stupita io stessa...
Alla fine di tutto questo volevo semplicemente consigliare a chi non l'avesse già fatto di visitare il sito di Micromega (o di comprare la rivista in edicola); per chi vuole chiarirsi le idee, o approfondire; io ho trovato interessanti gli articoli sulle dichiarazioni di voto di Travaglio, Piovani, Lucarelli...e poi l'appello di Pancho Pardi contro l'astensionismo.
Se i giovani (che parecchio hanno visto, ma che, si spera, molto hanno ancora da vedere e capire) fanno già i delusi, privi di ogni speranza, senza l'interesse al farsi carico di un cambiamento, la situazione è grave e triste e non credo sia solo colpa dei politici.
http://temi.repubblica.it/micromega-online/