martedì 18 novembre 2008

Due volte Bollani

Sabato sera ho avuto il piacere di assistere alla serata finale del Bologna Jazz Festival; il teatro delle Celebrazioni ha ospitato il maestro Stefano Bollani con lo spettacolo "Tre volte Bollani".
E' già da un pò che seguo questo straordinario pianista, che a soli 36 anni ha già vinto tutti i più importanti premi mondiali per la musica jazz (e non solo) ed ero veramente elettrizzata dal fatto di poterlo, finalmente, ascoltare dal vivo.
Superfluo dire che la serata non ha deluso le aspettative, anche se è stata solo una "Due volte Bollani". Infatti, ad una prima parte di piano solo, che ha fatto trattenere il respiro al teatro gremito, prima degli applausi scroscianti, doveva seguire l'esibizione di Bollani con il grande trombettista Enrico Rava (ciliegina sulla torta), per poi arrivare alla terza ed ultima parte dello spettacolo che ha visto Bollani suonare accompagnato dal suo gruppo "I Visionari". Purtroppo è mancato Rava, che ha subito un'operazione improvvisa; per il resto è stato uno spettacolo ricco, con bravissimi musicisti, con tanta musica jazz, tanta improvvisazione e con la piacevole sorpresa di una piccola esibizione di Irene Grandi che, con Bollani, ha cantato alcuni standard jazz. Quello che però mi era maggiormente piaciuto nella mia scoperta di Bollani, e che ho immediatamente ritrovato anche dal vivo, è la sua simpatia. Uno dei più grandi jazzisti contemporanei (se non il più grande) ci ha fatto divertire e ridere per tutto lo spettacolo, da quando è entrato in scena all'improvviso, interrompendo l'organizzatore del Festival che da 10 minuti stava incensandolo per i suoi tanti premi, e facendo verso il pubblico il gesto di "che palle!", a quando ha chiamato sulla scena David Riondino e insieme hanno reinterpretato e cantato in toscano alcuni famosi brani che hanno fatto la Storia. Interessante la traduzione di un famoso pezzo dei Beatles il cui ritornello è diventato: "lascia fare, lascia fare, lascia fare, lascia fare; dai retta alla Madonna, lascia fare".
Con questo non voglio dire che le battute di Bollani siano state meglio delle sue emozionanti e coinvolgenti improvvisazioni, durante le quali suona ed interpreta attraverso tutto il corpo, ma davvero è difficile dire se sia più bravo o più simpatico. Di certo è affascinante, terribilmente affascinante. Assolutamente fantastico.

(Youtube offre moltissime possibilità di ascoltare il maestro da solo o nelle sue simpatiche esibizioni con la Banda Osiris, da Fiorello...mi permetto di consigliarvi: Stefano Bollani-jazz piano solo oppure, se volete ridere, l'imitazione che Bollani fa di Battiato-ma tu hai mai letto Kundera?. E poi ascoltate "Carioca", l'ultimo disco di Stefano Bollani).

venerdì 14 novembre 2008

Ascanio Celestini - Parla con me [13/11/08]

Esattamente quello di cui discutevo io in questo periodo, ma non sapevo esprimerlo così brillantemente...

lunedì 10 novembre 2008

Benvenuto Presidente Obama


Barack Obama rappresenta la mia idea del sogno americano.
Non sono mai stata particolarmente affascinata dalla potenza americana, non ho mai capito bene cosa fosse il famigerato american dream. Forse perchè gli anni della mia consapevolezza, della mia crescita, del mio impegno politico, hanno coinciso con gli otto anni della presidenza Bush.
Dal 4 novembre la prospettiva è cambiata e sono davvero convinta che per tutti coloro che hanno meno di 30 anni si tratti un nuovo mondo. Vedremo come andranno le cose, vedremo che influenza potrà avere questa storica vittoria per tutto il mondo, ma l'America di Barack Obama è un'America che merita rispetto, che ha rialzato la testa e che mi piacerebbe visitare.
Obama mi piace, naturalmente, per il suo programma politico, che fa tirare un sospiro di sollievo in un Italia dove si parla di nucleare, di elettroshock, di federalismo e di tagli. Al primo posto metterei la riforma del sistema sanitario, che, come è concepito ora, rappresenta la grande vergogna della democrazia americana; poi l'energia, Obama punta sulle fonti rinnovabili come l'eolico e il solare...ma ci rendiamo conto?? Alla faccia della Gelmini, Obama ha dichiarato che la scuola e l'istruzione devono essere i capisaldi di un paese moderno, libero e democratico e ha promesso grandi investimenti, assistenza per chi non può permettersi le spese del college e nuove assunzioni di insegnanti. E poi la sua posizione sulla politica commerciale, che non può andare avanti così, con un mercato globale che favorisce solo una minoranza. Arriviamo all'Iraq. Non apprezzo solo la contrarietà di Obama verso questa guerra e il suo impegno nel voler ritirare i soldati al più presto (non sarà, comunque, una cosa così immediata...), ma la cosa più interessante ed entusiasmante, a mio avviso, è la sua posizione generale sulla guerra: combatteremo i nemici, ma saremo anche sempre al fianco di coloro che lavorano per la pace. Questo, e molto altro, è Obama.
Obama mi ha assolutamente riscaldato il cuore, in tutto questo lungo periodo in cui ho seguito e sotenuto la sua campagna, perchè, come ha detto Concita De Gregorio "non usa le parole della politica, ma quelle della vita".
Il discorso del nuovo Presidente eletto mi ha commosso immensamente (non lo allego, perchè so che l'hanno già fatto in molti, ma è veramente un testo da leggere, da diffondere, su cui riflettere e che farà la Storia) e ho provato davvero la sensazione di essere davanti ad un grande uomo, davanti alla storia. Obama mi piace perchè ha ridato speranza a tutti, anche a chi vive molto lontano dagli Stati Uniti, perchè accomuna, emoziona, perchè sa da dove viene e non credo che se lo dimenticherà tanto facilmente. Sa quel che dice, lo sente. Si assume tutte le implicazioni e i riferimenti ai valori e ai contenuti della storia americana, fatti di lotte, di sofferenze, di sogni, che la sua figura suscita. Mi piace per il colore della sua pelle; non conta la pelle anche se conta.
Non vivo nel mondo dei sogni, so bene che dopo l'incredibile entusiasmo di questi giorni, da tutte le parti del mondo, ora arriverà il difficile (o il bello?). Per prima cosa dovrà affrontare la terribile crisi economica e...gli faccio un grande in bocca al lupo! Non sarebbe facile, veloce ed indolore per nessuno. Sono consapevole che Obama è profondamente americano e non sarà Che Guevara e non potrà neanche essere un salvatore. Tanti e profondi sono i problemi e forti i poteri con cui dovrà confrontarsi. Ma di certo Obama non ha paura ed è consapevole del compito, immenso, che lo aspetta e delle grandi aspettative che l'America e il mondo (gli oppressi, i poveri, gli emarginati, i democratici, i giovani, gli sfiduciati e i puri) riversano nei suoi confronti.
La sua sfida è alta e raffinata, ma la sua grande vittoria e la magnifica partecipazione democratica hanno dato a tutti nuovo fiato, nuova speranza, anche qui in Italia; forse arriverà il nostro giorno...Si tratta di accettare la sfida, tutti.
"Nessuna persona al mondo dovrebbe astenersi dal sognare di poter cambiare il mondo in un pianeta migliore" (Nelson Mandela nella sua lettera a Barack Obama)

lunedì 3 novembre 2008

voglia matta...

Ma a voi non vi viene una voglia incontenibile di votare, a frotte, per Obama???