martedì 27 gennaio 2009

Meditate che questo è stato


In occasione della Giornata della Memoria, il Presidente Napolitano invita a "vigilare sul virus dell'antisemitismo", sottolineando anche come criticare Israele non debba mai implicare la negazione della sua legittimità. Parole giuste, doverose, che condivido. Forse occorerebbe, però, che oltre a sentirle e ad accoglierle io, queste parole fossero ascoltate anche dal maggior capo spirituale del mondo, il Papa, il quale senza denunciare lui direttamente, non l'Osservatore Romano, le gravissime affermazioni del vescovo Williamson e senza prenderne immediatamente le distanze, si sta rendendo complice di un fatto vergognoso.
Il negazionismo nel 2008, con quello che la Storia ci ha raccontato, con le lotte di liberazione che ci sono state, con quello che abbiamo tutti noi potuto leggere e vedere, è davvero qualcosa di inaccettabile e terrificante.
Ieri sera per onorare la Giornata della Memoria la Bottega dell'Elefante ha organizzato un'interessante lettura tratta dal libro "Destinatario sconosciuto" di Katherine Kressman Taylor. Giacomo e Giulia hanno coinvolto anche me come lettrice e devo dire che è stata una serata molto bella. La storia racconta di due carissimi amici, un ebreo e un tedesco, divisi, in qualche modo, dall'avvento del nazismo e da scelte differenti. La cosa che più impressiona, come è stato notato nella discussione che ha seguito la lettura, è che il libro sia stato scritto nel 1938. Già tutti sapevano, allora? E fino a che punto sapevano? Se vi va di approfondire, trovate il piccolo testo anche sul sito www.bottegadellelefante.it.
Bè, a conclusione di questo mio piccolo pensiero per la Giornata della Memoria, vorrei solo dire a coloro che ancora hanno il coraggio di negare ciò che è stato, intellettuali, politici, religiosi, di farsi un giro a Dachau, o nei tanti campi di concentramento ancora visitabili in Europa. Al vescovo Williamson dico di entrare qualche minuto nelle camere a gas o nelle stanze coi forni crematori, che lui dice non siano mai esistite, e di sentire cosa si prova.
Ma la cosa terribile è che forse lui non proverà proprio nulla.

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