giovedì 10 aprile 2008

Pacatamente fiduciosi

Mancano pochi giorni alle elezioni; tutti ne parlano, tutti pubblicizzano, molte sono le persone indecise o sfiduciate.
Io non me la sento di fare proselitismo, soprattutto perchè nutro io stessa parecchi dubbi. Ho chiaro il dramma che si prospetterebbe se vincesse Berlusconi e so bene perchè non potrei mai votare per il centro-destra. Detto questo, le mie perplessità (di cui parlavo anche in un altro post) rimangono: Il Pd trascina, ha fascino, è portatore di novità e ha, comunque, costretto tutti, anche la destra, a riorganizzarsi, a darsi una mossa. Poi, però, non riesco ad avere una fiducia totale neanche per il Pd. I politici italiani sono sempre quelli e tante sono le cose che hanno deluso e le promesse che rimangono tali; lo sento chiaccherando con amici o con persone più grandi di me. Molte proposte portate avanti in campagna elettorale dal Pd sono positive e trovano il mio appoggio, ma sospendo il giudizio per vedere cosa e quanto verrà effettivamente fatto: per dare spazio ai giovani (dopo averli candidati), per il taglio dei costi della politica e il ridimensionamento degli stipendi dei parlamentari, che sono una vergogna nei confronti dei cittadini comuni; la lotta al precariato, come si realizzerà? E questi aiuti alle famiglie, ai salari, possiamo considerarli verosimili in periodo di recessione allarmante? E i famosi temi etici e dei diritti civili, abilmente trascurati dalla campagna elettorale dei diversi schieramenti, si dovranno affrontare prima o poi. Tra sei mesi le diverse culture e sensibilità del Pd riusciranno a trovare una sintesi, che risponda alla norma costituzionale di laicità dello Stato? E le politiche per l'immigrazione? Anche di questo tema avrei voluto sentire parlare di più. Un amico ieri mi ha detto (seguendo un ragionamento ascoltato in televisione) : "Perchè il governo di sinistra quando era in carica invece di aumentare le tasse non ha, per esempio, diminuito anche solo dell'1% le spese militari? Non siamo mica una potenza guerrafondaia, si tratterebbe di un'enorme cifra riutilizzabile per le urgenze delle famiglie". Ecco, perchè? Me lo chiedo anch'io; una risposta ci sarà, ma non la so.
Per diverse questioni provo incertezza e non ho già una risposta; cerco di avere fiducia (una fiducia critica) e attendo. Rafforzano un pò questa fiducia le numerose dichiarazioni a sostegno del Pd da parte di stimati intellettuali, di brillanti politici europei, uno tra tutti Zapatero, di economisti, dei socialisti europei...
La probabile vittoria di Berlusconi mi preoccupa; la possibilità di un pareggio anche di più.
Ciò che, però, mi sento di fare è un appello perchè si vada a votare, perchè l'astensionismo mi amareggia e mi spaventa. Voto utile, voto non utile, non lo so...il rischio, però, è molto grande: sia il rischio di vittoria della destra (se si ama l'Italia non si può lasciare che questo accada, senza almeno aver fatto qualcosa, che consiste, poi, nell'esercitare un proprio diritto-dovere), sia il rischio di disinteressarsi, di lasciar fare, pensando così (quando non si tratta di puro qualunquismo e ignoranza) di dare un segnale forte, di fare una scelta, ma permettendo, in realtà, che le scelte le facciano gli altri per noi e che si rafforzino ancor più gli interessi di parte e il potere delle varie caste.
Ieri sera ero in Piazza Maggiore, come tanti, perchè volevo ascoltare, capire meglio, vedere che aria si respirava...Ho trovato molto entusiasmo tra la gente, entusiasmo e fiducia reali. Ho apprezzato molto il deciso intervento di Veltroni contro la mafia, a mio parere primo e cruciale "problema" del nostro Paese e l'attenzione, ritengo sincera, al nostro sud. Mi è piaciuto anche l'aver sentito parlare, all'interno di un discorso elettorale, di cultura, di senso dello Stato, di attenzione alla disabilità, di critica all'individualismo imperante e alla società basata solo sul denaro; voglio sperare non siano solamente parole. Mi è piaciuto meno il lungo, scontato, discorso contro "il principale esponente della coalizione avversa"; sapevo benissimo che non avrei votato Berlusconi e perchè non l'avrei fatto, ma volevo capire meglio perchè votare Pd (Certo, il riferimento alle dichiarazioni del giorno e una forte presa di posizione contro gli attacchi al Presidente Napolitano, contro la volontà di revisionare la storia e contro la difesa di Mangano come eroe, erano doverosi e opportuni). Alla fine dell'intervento Veltroni si è ripreso, affrontando i temi del suo programma, da persona per bene e politico capace, come credo sia.
Vabbè, volevo scrivere solo due righe, invece poi mi lascio prendere e ora mi sono pure incartata, perchè sarebbero molte le opinioni che vorrei esprimere e i temi sui quali vorrei confrontarmi.
Non ho ancora deciso...è probabile che voterò Italia dei valori; sono stupita io stessa...
Alla fine di tutto questo volevo semplicemente consigliare a chi non l'avesse già fatto di visitare il sito di Micromega (o di comprare la rivista in edicola); per chi vuole chiarirsi le idee, o approfondire; io ho trovato interessanti gli articoli sulle dichiarazioni di voto di Travaglio, Piovani, Lucarelli...e poi l'appello di Pancho Pardi contro l'astensionismo.
Se i giovani (che parecchio hanno visto, ma che, si spera, molto hanno ancora da vedere e capire) fanno già i delusi, privi di ogni speranza, senza l'interesse al farsi carico di un cambiamento, la situazione è grave e triste e non credo sia solo colpa dei politici.
http://temi.repubblica.it/micromega-online/

2 commenti:

elino ha detto...

parlando di cose serie, il mondo aspetta la recensione del nuovo album di caparezza!

Ele ha detto...

Scusate, ho ancora un pò di problemi ad utilizzare il pc da casa, ma tornerò...più vecchietta ed entusiasta che mai!;-)